Gli Stati Uniti “confermano” l’assistenza militare all’Ucraina

La decisione della Camera dei Rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti, di destinare 150 milioni di dollari per l’assistenza militare all’Ucraina, fino ad ora non prevede l’invio di armi letali – anche se Kiev nutre sempre speranze.
Per l’Ucraina, l’adozione della legge è importante perché con tale decisione le autorità statunitensi hanno dimostrato d’essere pronte a perseguire coerentemente le politiche dei loro predecessori. Così, le speranze del Cremlino, che la nuova amministrazione statunitense potesse cambiare percorso e accettasse di fare compromessi con la Russia, sembrano distrutte. Il messaggio che il Congresso ha inviato indica che certamente non ci sarà nessun accordo con Mosca, almeno nell’immediato futuro.

Ma, le precedenti relazioni sostenevano che gli Stati Uniti avrebbero fornito all’Ucraina fino a 350 milioni di dollari, ora ne arrivano solo 150, come mai? Forse è solo una parte? Può darsi, ma per oggi è più importante valutare l’aspetto generale: c’è un fatto reale, il passo è stato fatto e, dal punto di vista sostanziale, è più significativo della quantità dell’assistenza. Naturalmente, l’Ucraina si aspetta gli stessi livelli di sostegno che ha goduto Israele, con un massimo di un milione di dollari assegnati annualmente; ma forse è una questione che si vedrà in futuro. Dopo tutto, gli Stati Uniti non hanno ancora una chiara idea se l’Ucraina sarà un’attività o una passività del mondo occidentale.
Gli ucraini sanno da tempo che in realtà, il loro paese oggi sta proteggendo la prosperità e la pace in tutta l’Europa, ma per farlo capire alla parte americana è un qualcosa sul quale quotidianamente le autorità ucraine devono battere. Per inciso, l’attuale escalation degli attacchi del raggruppamento militare russo creato nel Donbas, indica che la Russia vuole dimostrare agli Stati Uniti che lei è in grado d’influenzare o smorzare la situazione come vuole: essa continuerà gli attacchi contro le forze ucraine per costringere al dialogo gli Stati Uniti. La situazione è piuttosto difficile; ma il fatto che in tali circostanze Washington sia ancora deciso a sostenere l’Ucraina, è un segnale molto importante per la Russia.
Per l’Ucraina questa decisione apre le “porte” a nuove opportunità: infatti, dopo gli Stati Uniti, altri paesi potrebbero unirsi agli sforzi per sostenere Kiev. L’America, ribadendo l’importanza dell’assistenza e dando l’esempio per prima, ha inviato il segnale agli altri paesi che Washington sosterrà l’Ucraina. Oggi, la maggior parte degli stati membri europei della NATO stanno molto attenti a fornire componenti critici o tecnologie sensibili all’Ucraina, anzi talvolta, si rifiutano d’attuare progetti congiunti. La decisione degli Stati Uniti di sostenere l’Ucraina potrebbe cambiare radicalmente la situazione di Kiev, e aprirgli un nuovo capitolo per la cooperazione tecnico-militare con le aziende della difesa straniere.
Tuttavia, ci sono alcune riserve. Gli ucraini non devono percepire la mossa degli Stati Uniti come un qualcosa di rivoluzionario: è Kiev stessa che deve costruirsi il proprio sistema di difesa. Il sostegno da parte degli Stati Uniti o di altri paesi non può essere considerato come l’emergere di alleati; ma si tratta solo di partner occidentali che esprimono la disponibilità a soddisfare le loro precedenti decisioni e la volontà ad investire alcune risorse in Ucraina.
Kiev non deve nutrire illusioni che l’Occidente possa fornire all’Ucraina un sistema di difesa completo. Inoltre, l’Ucraina, per essere pronta a instaurare potenziali progetti di cooperazione tecnico-militare, è necessario che promuova cambiamenti nelle politiche tecnico-militari del paese. L’Ucraina ha un grande potenziale militare-industriale e c’è un rapido aumento del settore militare-industriale privato; tuttavia, ci sono tutta una serie di problemi che ostacolano la cooperazione militare e che prevengono l’espansione di alcuni seri progetti.
In primo luogo, c’è un problema legale: l’Ucraina non ha leggi che contemplano la cooperazione tecnico-militare, la creazione e la produzione di armamenti ed equipaggiamenti militari, le partnership pubblico-private e altro ancora. Queste sono leggi fondamentali che soprattutto preparano il terreno alle società occidentali di difesa ad entrare nel mercato ucraino. Questa legislazione dovrebbe risolvere il problema e garantire pari diritti alle aziende private e pubbliche, nonché dare garanzia di altri elementi essenziali, come ad esempio il pagamento dei diritti d’autore, gli accordi di compensazione, ecc. La decisione degli Stati Uniti di sostenere l’Ucraina può cambiare radicalmente la situazione dell’Ucraina e aprire un nuovo capitolo di cooperazione tecnico-militare.

In secondo luogo ci sono alcuni problemi amministrativi: oggi, il governo non ha un corpo che agisce come inter-agenzia e che, a partire dal vero e proprio coordinamento del complesso industriale della difesa, opera sopra i ministeri prendendosi in consegna la creazione e la modernizzazione dell’intera politica tecnico-militare.
Questi due aspetti ostacolano notevolmente l’ingresso al mercato ucraino a tutte quelle aziende che vogliono operarvici, e, non solo quelle occidentali, ma anche quelle del Sud Africa, Turchia, Cina e altri paesi.

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