Il partito della “Russia criminale”

Ilya Yashin, un membro di spicco dell’opposizione, prendendo in esame la corruzione endemica del primo partito politico russo, Russia Unita, ha pubblicato un nuovo rapporto, intitolato “Il partito criminale della Russia”. Yashin si è concentrato sui membri del partito che sono già stati processati per vari reati e sui membri sospettati di coinvolgimento in attività illegali.
Il rapporto di 60 pagine comprende cinque capitoli suddivisi a livello generale in quattro categorie di funzionari: governatori, ministri federali, membri della Duma di Stato e sindaci. Il rapporto di Yashin si basa su fonti aperte, senza alcun nuovo lavoro di indagine.
Il primo capitolo si riferisce alla criminalità organizzata: l’ex governatore della Repubblica di Komi, Vyacheslav Gaizer, i collegamenti del Cremlino con le autorità di San Pietroburgo e la banda Tsapkov.
Gli “eroi” del secondo e terzo capitolo, un gruppo di funzionari di alto – rango e tangentisti con la tessera di «Russia Unita». Nella quarta parte racconta le azioni fraudolente che coinvolgono i rappresentanti del partito di governo.

Infine, il quinto capitolo è dedicato al famoso partito “Russia Unita”, coinvolto nelle organizzazioni di attacchi terroristici e omicidi, sequestri e crudeli pestaggi degli avversari: l’ex sindaco di Makhachkala, Said Amirov, il capo della Cecenia Ramzan Kadyrov e il Governatore della regione di Pskov, Andrei Turchak.
Governatori
Il rapporto inizia con la storia di Vyacheslav Gayzer, il governatore della Repubblica di Komi, che ha guidato con successo la regione a partire dal 2010 fino al 2015, quando improvvisamente si è scoperto che era il capo di un gruppo criminale organizzato. Nell’autunno 2015, quasi due dozzine di persone sono state arrestate assieme a Gayzer, tra cui diversi alti funzionari.
Di seguito viene riportato Alexander Khoroshavin, che ha presieduto la regione di Sakhalin per otto anni fino alla primavera del 2015, quando è stato arrestato per corruzione.
Nell’autunno 2015, Nikolai Denin, che era stato il governatore di Bryansk per quasi dieci anni, è stato condannato a quattro anni di carcere.
Tutti questi governatori erano membri di Russia Unita.
Il rapporto cita anche il capo della regione di Pskov, Andrey Turchak, e il suo presunto coinvolgimento nel 2010 in un attacco contro il giornalista Oleg Kashin: dopo una discussione on-line, Kashin è stato duramente picchiato dalle guardie di una fabbrica che è sotto la supervisione della famiglia di Turchak. Non ci sono tuttavia, accuse formali contro il governatore di Turchak.
Citando i media, Yashkin ha anche accusato l’ex sindaco di Mosca, Yuri Luzhkov, per aver passato lucrosi contratti alla ditta di sua moglie, Elena Baturina – le forze dell’ordine non hanno sporto querela contro la coppia.
Ministri
Il rapporto cita due ministri: l’ex ministro dell’Agricoltura, Elena Skrynnik, e l’ex ministro della Difesa, Anatoly Serdyukov.
Yashin accusa Skrynnik d’aver firmato contratti di locazione fraudolenti per i quali ha “guadagnato” 35.000 dollari, poi usati per l’acquisto di una borsa; Yashin insiste anche nel dire che il ministro dell’agricoltura si sia acquistata un orologio da polso di 50 mila dollari con fondi “incassati” da particolari contratti di locazione terriera. Oggi, Skrynnik vive all’estero, anche se lei ha dovuto tornare in Russia per essere sottoposta ad un interrogatorio quale imputata d’appropriazione indebita da parte del Ministero dell’Agricoltura.
Serdyukov invece è coinvolto in uno scandalo di corruzione presso il Ministero della Difesa. Nel 2012, è apparso chiaro che l’agenzia aveva venduto immobili a prezzi “ridotti”, e Serdyukov è stato radiato dall’ufficio e processato per negligenza, alla fine è stato graziato. Il principale imputato del procedimento penale è il capo del Dipartimento delle Proprietà e Relazioni del Ministero della Difesa della Russia, Evgenia Vasilyeva, con il quale Serdyukov aveva un rapporto sentimentale.
Membri della Duma di Stato
Yashin sospetta che Vladislav Reznik sia coinvolto in operazioni di riciclaggio con la mafia russa in Spagna. La polizia spagnola crede che Reznik abbia incitato gli interessi di Gennady Petrov, che è parte di una organizzazione criminale fondata da Aleksandr Malyshevsky.
Il membro della Duma, Adam Delimkhanov, è uno stretto collaboratore del ceceno Ramzan Kadyrov. Il rapporto di Yashin descrive Delimkhanov come il “carnefice” nascosto dietro le uccisioni di Boris Nemtsov, Movladi Bajsarov e i fratelli Yamadayev.
Le autorità russe non hanno fatto alcuna accusa ufficiale contro Reznik o Delimkhanov, entrambi sono membri del partito, Russia Unita.
I funzionari locali
La relazione sottolinea che Sergei Tsapok – leader dell’organizzazione criminale Kushchevsky, con base a Kuban – fosse stato un membro di Russia Unita e avesse persino partecipato alla festa presidenziale di Dmitry Medvedev nel 2008. Russia Unita, però, ha confutato queste affermazioni. Tsapok è morto in prigione parecchi mesi dopo l’inizio di una condanna a vita.
Il sindaco di Makhachkala, Said Amirov era indiscutibilmente un membro di Russia Unita. Ha governato la città a partire dal 1998 ed è stato arrestato nel 2013 per molti reati tra cui l’organizzazione di un attacco terroristico e l’uccisione di un investigatore. Amirov sta scontando una condanna a vita.
Yashin menziona anche Yuri Lastochkin di Rybinsk, che si dice che sia diventato il centro di una indagine penale dopo una lite con Vladimir Putin e il sindaco di Vladivostok, Igor Pushkarev, che è stato arrestato il 1° Giugno 2016, con l’accusa d’aver abusato della sua autorità e aver accettato bustarelle. Lastochkin e Pushkarev erano membri di Russia Unita.
“La presente relazione si propone di rendere chiara com’è la società russa, di come la comunità criminale, con l’aiuto del partito di governo e il banale saccheggio della ricchezza nazionale ha stabilito il controllo su tutta la Russia. Contrastare una tale attività e liberare il paese da questo polipo corrotto che si nasconde dietro la retorica patriottica, è il compito fondamentale per salvare il nostro paese nel XXI secolo – sostiene Yashin.
Secondo il politico, l’obiettivo è quello di raccogliere convincenti prove che il partito Russia Unita è “il partito degli imbroglioni e dei ladri”.
“Credo che il titolo della relazione rifletta abbastanza accuratamente il suo contenuto – ha sottolineato l’autore. Russia Unita negli anni della sua esistenza, avendo concesso ai criminali, ai delinquenti individuali che utilizzano il partito per raggiungere un nuovo livello delle loro attività criminali e fungendo da lascia passare per le amministrazioni pubbliche, si è trasformato a tutti gli effetti in un ascensore sociale del crimine organizzato.

“Il mazzo di crimini associati a questo partito, raccoglie l’intero panorama del codice penale. Non si tratta solo di truffare e rubare, ma anche di altri articoli ben più gravi – ha continuato Yashin – Ora, durante la campagna elettorale è il momento di analizzare, valutare e comprendere ciò che costituisce “Russia Unita”. Prima che la gente voti, beh, è meglio dare le informazioni affinché tutti capiscano il rischio che ancora una volta si può correre scegliendo di dare il voto ad un partito delinquenziale”.
La relazione è stata preparata in circa due mesi, la prima edizione avrà una tiratura di 20 mila copie. Il rapporto è previsto che verrà distribuito a Mosca, San Pietroburgo e altre grandi città russe.
Ricordiamo, che nonostante l’opposizione dei provocatori e della polizia nel mese di febbraio, Yashin ha presentato una relazione analitica sul modo di “navigare” di Putin e Kadyrov intitolata “Una minaccia alla sicurezza nazionale”.
Secondo il politogolo indipendente russo Andrei Piontkovsky, per preparare questo rapporto sono state utilizzate le informazioni operative della FSB, in particolare il coinvolgimento diretto del capo delle guardie del Cremlino, Viktor Zolotov, nell’omicidio di Boris Nemtsov, compresa la sua successiva visita in Cecenia. Piontkovsky ritiene che la promozione delle prove e dei servizi speciali contro Putin, la prepotenza delle forze dell’ordine e le informazioni che i cittadini possono trovare su Internet, possano contribuire direttamente al cambio di potere nel paese.

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