Le manovre geopolitiche della Bielorussia

Nonostante la limitata applicabilità di un approccio al gioco a somma zero e la vitale necessità di mantenere buoni rapporti sia ad oriente che a occidente, il governo bielorusso è continuamente accusato d’infide manovre geopolitiche. Tali accuse sono particolarmente comuni tra i media russi. Così, Regnum, un’agenzia di stampa con un piegato “patriottico”, osserva che mentre “prima del 2014 la Bielorussia era etichettata [in Occidente] come nient’altro che l’ultima dittatura europea, nel corso di poco più di un anno, Minsk ha fatto di tutto per essere accettata dall’élite politica euro-americana, iniziando a vendere la sua vantaggiosa posizione geografica. L’OSCE [Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa] e l’Unione europea hanno dichiarato che l’ultima elezione del presidente Lukashenko, fosse avvenuta con “standard democratici”. Sembra probabile che si etichetteranno “democratiche” anche le prossime elezioni, anche se con alcuni difetti. Un atteggiamento deprecabile per trattare la politica estera della Bielorussia è visualizzato in Andrei Souzdaltsev, un decano associato presso la Scuola Economica di Mosca, il quale sostiene che se Minsk non vuole riconoscere le sacche dei ribelli supportate dalla Russia in Georgia (cioè Abkhazia e Ossezia del Sud), la Bielorussia non dovrebbe chiedere aiuti finanziari alla Russia.
Nel corso della sua visita ufficiale nella Repubblica di Georgia, il 22-24 aprile, il presidente Alyaksandr Lukashenko, ha infatti espresso la posizione della Bielorussia a sostegno dell’integrità territoriale della Georgia. “Il nostro punto di vista [su tale questione] rimane invariato – ha sottolineato Lukashenko – altrimenti non sarei venuto qui”. All’arrivo in Georgia, Lukashenko ha affermato di non aver “mai visitato una città di questo leggendario paese, tranne Sukhumi”. Sukhumi, è la capitale dell’Abkhazia, che la Russia, quasi da sola internazionalmente, riconosce come un paese indipendente. Eppure, Lukashenko ha fatto anche una gaffe putativa che ha dovuto essere sconfessata da Tengiz Pkhaladze, il consulente del presidente della Georgia. In particolare, Lukashenko ha esternato che sarebbe utile per i georgiani, bielorussi e russi “vivere come una sola famiglia”, allusione da molti interpretata come un riferimento all’Unione Sovietica. Secondo Pkhaladze, però, Lukashenko voleva solo significare che non ci fosse alcuna intrinseca animosità fra questi popoli: “i problemi sono creati dai politici e possono essere risolti se viene sfruttata la risorsa della vera amicizia. Secondo alcuni, la visita di Lukashenko in Georgia ha perseguito l’obiettivo di aprire un altro canale per l’Occidente, dopo il successo bielorusso nell’organizzare l’armistizio ucraino. Dopo tutto, lo scambio commerciale della Bielorussia con la Georgia è minuscolo, 62 milioni di dollari; finora la Bielorussia non ha nemmeno stabilito la sua ambasciata a Tbilisi, nonostante il fatto che l’ambasciata della Georgia operi in uno dei luoghi più visibili nel centro di Minsk.
A dire il vero, il sospetto russo nei confronti della Bielorussia non si estende solo per il mancato riconoscimento delle enclave ribelli in qualche paese post-sovietico; ma anche per tutte le strane attività del suo presidente. In previsione del vertice di Riga del partenariato orientale dell’UE, il ministero degli esteri russo ha già dichiarato che la partnership avesse una “viva enfasi anti-russa”, e che la reazione di Mosca sarebbe stata “dura e di principio”.
Di conseguenza, si presume che ora, sia estremamente improbabile che Lukashenko partecipi personalmente al vertice di Riga. A differenza della visita del leader bielorusso in Georgia e in precedenza in Moldavia, il viaggio di Lukashenko a Riga incrocerebbe la linea rossa disegnata dal Cremlino.
Le presunte “manovre geopolitiche” di Lukashenko continuano, sia pure entro i limiti. Ad esempio, il presidente bielorusso ha offerto alla Federazione Europea Handball (EHA) di ospitare le partite di Coppa Europa, tra Russia e Ucraina. Forse ancora più importante, il governo della Bielorussia ha anche invitato l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) a monitorare le elezioni presidenziali che si terranno nel mese di novembre 2015. Andrea Rigoni, il relatore del PACE sulla Bielorussia, ha dichiarato il desiderio del paese di migliorare il suo rapporto con l’Europa. Rigoni, che è stato in visita in Bielorussia il 25-26 aprile, ha sondato in prima persona se ci fossero segni d’avvicinamento della Bielorussia all’Europa. Più o meno nello stesso tempo, Mikhail Myasnikovich, il capo del consiglio della Repubblica, la camera alta del parlamento bielorusso, ha reso noto che l’adozione di una moneta comune in seno all’Unione Eurasiatica fosse, nelle condizioni attuali, l’equivalente ad una perdita della sovranità. Per “condizioni attuali”, Myasnikovich significa il mantenimento dei molteplici ostacoli all’esportazione, per lo più sotto forma di accresciute tariffe, all’interno di tale unione. L’effetto parziale di queste barriere e gli scambi reciproci all’interno di questa nuova alleanza economica sono in calo: nel 2013, sono stati del 5 per cento inferiori a quello del 2012, mentre nel 2014, sono scesi dell’11 per cento rispetto all’anno precedente.
Lukashenko sta mettendo in mostra una predisposizione per le acrobazie diplomatiche avanzate, gestendo contemporaneamente delle relazioni con l’Occidente mentre cerca di evitare un serio confronto con Mosca. La non partecipazione di Lukashenko alla parata del 9 maggio, il Giorno della Vittoria, di quest’anno a Mosca, è praticamente visto da tutti a Misnk, come un naturale e legittimo desiderio di Lukashenko di rimanere con la sua gente in quella festa importante.
Forse c’è molto meno da “smascherare” nel comportamento politico di Lukashenko di quello che i media russi ci stanno costruendo sopra, in quanto la Bielorussia, stretta tra la Russia e l’Unione europea, deve mantenere buoni rapporti con entrambe, ed è profondamente interessata a rafforzare la propria identità e ad aumentare il suo profilo internazionale, cosa che sta dimostrando di saper fare ottimamente.
G.Bedris

Articolo reperibile anche su http://www.Javan24.it

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